Vagabondi dell'essere
Storie di passi e di ombre, di giorni e di fantasmi.
VAGABONDI DELL'ESSERE
Il volume è edito da BBEuropa Edizioni.
Per ora è distribuito solo dall’autore o presso una rete di volontari (tra cui anche alcune librerie che hanno aderito all’iniziativa) e raccoglie 53 racconti ispirati alle giornate trascorse nelle terre alte.
Prefazione di Popi Miotti
Pagine 256
Euro 18.00
ISBN 9788897428374
Paolo Castellino
Classe 1981, vive sulle colline delle Langhe.
Laureato al Politecnico di Torino, frequenta la montagna a 360 gradi.
Anche se in passato ha scritto la biografia del forte alpinista vicese Gianni Comino, non si definisce scrittore ma un appassionato di montagna e un semplice lettore.
Da tempo scrive, per se e per passione. Tra i suoi precedenti lavori “C’è un tempo per sognare – La storia di Gianni Comino” Ed. Idea Montagna (2017),
“Un’avventura chiamata CRIC – Club Rampicatori Indipendenti Cebani” (2018) e alcuni brani raccolti nella collana “Tra la collina e il mare” Ed. Marco Sabatelli.
Le Donazioni
Una goccia nell’oceano è nulla, ma senza gocce non esisterebbe l’oceano. Guardare alle gocce è la strada per tutelare l’oceano.
Vagabondi dell’essere nasce come mezzo per devolvere il ricavato a sostegno di bambini meno fortunati. Il 2 Giugno 2021 l’intero ricavato pari a 2750 euro è stato devoluto a:
- L’Associazione NOI CON VOI che fornirà per un anno a 33 bambini del Burkina Faso coperte, sapone, cibo e fondamenti di educazione scolastica;
- L’Associazione GLI AQUILONI,
che acquisterà alcuni presidi (tappetini, puff/materassi, palline da ginnastica) per i ragazzi del centro.
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Qualche pensiero dal libro
Jenny Luchini legge qualche pensiero da “Vagabondi dell’essere – Storie di passi e di ombre, di giorni e di fantasmi.”
Il vostro libro
Quando ha presentato il libro Paolo ha scritto: “Spero possiate apprezzarne qualche aspetto, ma anche vogliate essere il prolungamento delle mie mani per la distribuzione, cosicché possa davvero essere un progetto di persone!”
Così ho pensato di raccogliere qui alcune delle foto che avete inviato con il vostro “Vagabondi dell’essere”
